Gedi, rifiutata l’offerta di De Benedetti. Il figlio attacca l’imprenditore: “Sconcertato dall’iniziativa di mio padre”.
ROMA – Gedi, rifiutata l’offerta di De Benedetti. Nei giorni scorsi l’imprenditore si era fatto avanti per cercare di acquistare il 29,9% delle azioni della società editrice ma il Cir ha rigettato la sua proposta: “Con riferimento alla comunicazione diffusa in data odierna dall’ing. Carlo De Benedetti, relativa all’offerta non sollecitata né concordata da egli presentata lo scorso venerdì – si legge nella nota riportata da Repubblica – CIR S.p.A. rende noto di ritenere detta offerta manifestamente irricevibile in quanto del tutto inadeguata a CIR S.p.A. e a tutti gli azionisti il reale valore della partecipazione e ad assicurare prospettive sostenibili di lungo termine a GEDI S.p.A., aspetto sul quale CIR S.p.A. è da sempre impegnata“.
Scontro in famiglia De Benedetti, il figlio attacca il padre
Ma l’offerta di De Benedetti sr. ha aperto uno scontro in famiglia. Il figlio Rodolfo all’ANSA ha duramente attaccato il padre: “Sono profondamente amareggiato e sconcertato dall’iniziativa non sollecitata e neanche concordata presa da mio padre. Il suo unico risultato era quello di creare un’inutile distrazione, della quale non si sentiva il bisogno“.
“Chiedo rispetto del lavoro delle tante persone – ha continuato – impegnate quotidianamente a garantire un futuro di successo al Gruppo Gedi, che da anni opera in un settore dei più sfidanti. Io e i miei fratelli continueremo a dare il nostro pieno supporto al management in questo percorso“.
La replica di De Benedetti Sr.
Non è mancata la replica dell’ingegnere: “Dichiarazioni bizzarre quelle di mio figlio Rodolfo. Il loro lavoro ha distrutto valore negli ultimi anni con il crollo dell’azienda e la mancanza di qualsiasi prospettiva. Non hanno la passione per fare questo lavoro. Io posso assicurare al Gruppo un futuro di indipendenza ed autonomia“.
Gedi, De Benedetti lascia la presidenza onoraria
Contrasti che hanno portato alla rassegnazione delle dimissioni da presidente onorario: “Confermo le mie divergenze sulla conduzione e prospettiva dell’azienda e per coerenza rinuncio alla carica“.